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#femminismo

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"Quando era a Stanford, durante il primo corso di Women’s Studies (oggi chiamati Studi di genere), le professoresse (bianche) parlavano di “donne” utilizzando come norma l’esperienza delle donne bianche provenienti da contesti economici privilegiati [...], rendendo dunque quell’esperienza universale."
laricerca.loescher.it/per-unau
#femminismo #bellhooks

La ricerca · Per un’aula femminista - La ricercadi Noemi Chiavassa

Palestina nonostante. Viaggio in Cisgiordania. Con Emanuela Crosetti e Safwat Kahlout

Comunità Universitaria San Sigismondo, sabato 12 aprile alle ore 18:30 CEST

📚 Presentazione del libro Palestina nonostante. Viaggio in Cisgiordania, con l'autrice Emanuela Crosetti e Safwat Kahlout (Exòrma Edizioni), un libro sulla vita dei Palestinesi nei Territori occupati prima del 7 ottobre 2023.

Un lungo viaggio in Cisgiordania, seguendo le tappe di Jenin e Gerusalemme, Ramallah e Nablus, Jericho e Al-Khalil, Betlemme e oltre.

In dialogo con il giornalista di Gaza per Al Jazeera Safwat Kahlout.

Segue firmacopie.

🤝🏿 Evento a cura di Geopolis, Mediterranea Bologna, Editore, La confraternita dell'uva - Libreria indipendente, Exòrma Edizioni, Centro Studi Donati e Comunità Universitaria San Sigismondo, nell'ambito del Patto per la lettura di Bologna.

📅 sabato 12 aprile, h. 18:30

Sala Contiero

Comunità Universitaria San Sigismondo

via San Sigismondo 7/A (a 100 mt dalla libreria).

Bologna

📚 IL LIBRO: Entriamo nelle loro case, nella vita quotidiana e, tra città e villaggi sperduti, scopriamo persone animate dalla volontà di condurre una vita normale come forma di resistenza nonviolenta all’occupazione israeliana.

Sono uomini e donne alle prese con le costanti restrizioni, con i muri di separazione, la chiusura delle strade, la sottrazione delle terre, le difficoltà di accesso ai servizi medici e alle risorse idriche, gli innumerevoli ostacoli alle attività economiche, le retate frequenti e gli arresti indiscriminati.

Oggi, saranno ancora in grado i Palestinesi di non cedere all’odio o al contrario di non sprofondare nel pozzo della rassegnazione? Saranno capaci di continuare a coltivare uno stile di vita attivo e nonviolento, in una parola il sumud?

Di fronte alla semplificazione delle opposte visioni del mondo scatenata dalla guerra di Gaza ci sorprenderà lo spirito che anima questo viaggio, al riparo dalla retorica.


✍🏿 EMANUELA CROSETTI: Emanuela Crosetti è giornalista e fotografa.

Ha collaborato con riviste nazionali musicali quali Buscadero, Jam, Chitarre e alla realizzazione di fotografie.

Presente come fotoreporter a Oslo nel 2009 per il conferimento del Premio Nobel per la Pace a Barack Obama.

Ha condotto interviste ad artisti di fama internazionale: Lou Reed, Patty Smith, Jethro Tull, Hot Tuna, Steve Hackett, Skunk Anansie, Willy DeVille, Hevia, Dream Theater, PFM, Negrita, Fiorella Mannoia e molti altri.

Ha esposto alla Mostra del Cinema di Venezia.

SAFWAT KAHLOUT: Nato a Gaza, è laureato il Lingua e letteratura inglese. Dopo un periodo in Italia, Paese nel quale ha la residenza, ha iniziato a lavorare come giornalista nel Duemila con l'agenzia di stampa ANSA in lingua italiana.

Ha lavorato come producer dalla Palestina e da Gaza con e per i principali media internazionali: l'australiana ABC, la canadese CBC, l'inglese BBC, l'italiana RAI, i quotidiani The New York Times, l'inglese The Guardian. Ha collaborato e scritto per il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa.

Nel 2010 ha iniziato a lavorare prima come producer, poi come giornalista di staff in Gaza per Al Jazeera.

Sempre per Al Jazeera ha seguito le ultime cinque guerre Israele-Gaza, compresa l'ultima, iniziata il 7 ottobre.

É rimasto in Gaza fino all'aprile 2024, fuggendo con la moglie e i suoi sette figli. Oggi vive in Italia.

balotta.org/event/palestina-no

La scrittrice iraniana Aliyeh Ataei a Bologna

Comunità Universitaria San Sigismondo, mercoledì 2 aprile alle ore 18:30 CEST

La scrittrice iraniana Aliyeh Ataei, in Italia perchè in finale al Premio Inge Feltrinelli, presenta Ventre Sepolto (Utopia Editore).
In dialogo con Gerardo Masuccio, editore di Utopia.
Traduce dal persiano Giacomo Longhi.

Un libro che piacerà molto a chi "ha amato Le poesie di Forough Farrokhzad, Una donna di Ernaux e Mille splendidi soli di Hosseini", fa sapere la casa editrice in una nota.

Evento a cura di Utopia Editore, La confraternita dell'uva - Libreria indipendente, Otago Literary Agency, Centro Studi Donati e Comunità Universitaria San Sigismondo, nell'ambito del Patto per la lettura di Bologna.

mercoledì 2 aprile, h. 18:30
Sala Contiero
Comunità Universitaria San Sigismondo
via San Sigismondo 7/A (a 100 mt dalla libreria).
Bologna

IL LIBRO: Mani Rafat, ingegnere di mezza età con disturbi psichici e dipendenza da droghe, vaga per Teheran in cerca della sorella gemella. Abbandonato dalla moglie a causa della sua infertilità, si muove in una città scossa da proteste.

Durante la ricerca, Mani scopre di convivere con un’identità femminile repressa, che si intreccia con quella della sorella scomparsa. Tra ossessioni e discriminazioni, il confine tra le due identità si dissolve, portando a un finale intenso e toccante.

Dopo il successo in Iran e Francia, Aliyeh Ataei debutta finalmente in Italia con un romanzo che affronta la disforia di genere e ricerca di identità nell'Iran di oggi.

L'AUTRICE: Aliyeh Ataei è nata in Iran nel 1981 ed è cresciuta nell’area orientale del paese, al confine con l’Afghanistan.
Scrive in persiano.
Dopo il diploma a Birjand, si è trasferita a Teheran, dove si è specializzata in sceneggiatura.

Sostenitrice dei diritti delle donne, le sue opere affrontano il tema dell’identità, della frontiera e dell’emigrazione. Ha collaborato con numerose testate giornalistiche. È autrice di narrativa e saggistica.

I suoi scritti, in corso di traduzione dal persiano nel catalogo di Utopia, hanno ottenuto diversi riconoscimenti e sono stati pubblicati anche in inglese e in francese, guadagnandosi il consenso della critica e dei lettori.

balotta.org/event/la-scrittric

[2025-03-21] Morena Pedriali Errani presenta Il cielo sopra Gaza non ha colori @ La confraternita dell'uva balotta.org/event/morena-pedri #presentazione #antifascismo #femminismo #libri

Balotta · Morena Pedriali Errani presenta Il cielo sopra Gaza non ha coloriMorena Pedriali Errani presenta Il cielo sopra Gaza non ha colori (Giulio Perrone Editore), il crudo racconto dell’occupazione attraversato dallo sguardo di una bambina e al contempo il tentativo disperato di salvaguardare principi di umanità in un contesto di totale distruzione. Dialoga con Fatema Aktar (Next Generation Italy). In collaborazione con Next Generation Italy, Giovani Palestinesi Bologna e Giulio Perrone Editore. Segue firmacopie. venerdì 21 marzo, h. 19:30 La confraternita dell'uva - Libreria indipendente via Belmeloro 1/E Bologna IL LIBRO: Due gemelle palestinesi, Nur e Layla, fuggono dal nord della Striscia a seguito del 7 ottobre 2023. Già orfane di padre, morto durante l’offensiva israeliana su Gaza del luglio 2014, dopo quella data di ottobre perdono anche la madre, trovandosi quindi sole ad affrontare il genocidio in corso. Nur è cieca dalla nascita e viene guidata dalla sorella Layla che, pensando di proteggerla, le mente su ciò che sta accadendo. Il suono delle bombe diventa così lo scoppio di fuochi d’artificio, le urla dei feriti, urla di festa e le lenzuola bianche con cui vengono avvolti i corpi dei civili, abiti da sposa. Le sorelle trovano rifugio nell’ospedale di Al-Awda a Jabalia, il quale, tuttavia, viene bombardato poco dopo. Nel conseguente disastro umanitario, Layla perde Nur, portata via dai soldati. Da qui in poi il suo obiettivo diventa ritrovarla. Tutto ciò che ha della gemella è il suo volto identico, a eccezione degli occhi, che mostra agli estranei per ritrovarla. L'AUTRICE: Nata e cresciuta a Ferrara, proviene da una famiglia sinta e circense. È un’artista circense e attivista per le minoranze romanì. Nel 2017 ha raggiunto la semifinale al Premio Campiello Giovani e, l’anno successivo, ha ottenuto il Premio Chiara Giovani. Nel 2022, con l’associazione rom Phiren Amenca, ha presentato alcuni scritti al Parlamento Europeo di Bruxelles. È autrice di Prima che chiudiate gli occhi.

[2025-03-19] Alessia Dulbecco presenta Il piacere sovversivo. Breve storia della masturbazione @ La confraternita dell'uva balotta.org/event/alessia-dulb #presentazione #femminismo #libri

Balotta · Alessia Dulbecco presenta Il piacere sovversivo. Breve storia della masturbazioneAlessia Dulbecco presenta Il piacere sovversivo. Breve storia della masturbazione (Edizioni Tlon). In dialogo con Silvia Demozzi. Segue firmacopie. mercoledì 19 marzo, h. 18:30 La confraternita dell'uva - Libreria indipendente via Belmeloro 1/E Bologna IL LIBRO: La masturbazione è un piacere sovversivo, considerata per secoli una pratica immorale e nociva, da controllare e reprimere. Espressione pericolosa dell’immaginazione che sfugge al controllo sociale, l’autoerotismo è sempre stato temuto per la sua segretezza e la sua dimensione solitaria. Dagli anelli uretrali e le cinture di castità fino ai vibratori, Alessia Dulbecco ripercorre la storia della masturbazione maschile e femminile, approfondendo le ragioni del terrore diffuso nei suoi confronti, alimentato da medici, educatori e pedagoghi. Il piacere sovversivo ci invita a ripensare l’autoerotismo come pratica di autodeterminazione e scoperta di sé, capace di sfidare il sistema patriarcale e capitalista e di liberarci da tabù e false credenze. L'AUTRICE: Alessia Dulbecco (1985) è pedagogista, formatrice e counsellor specializzata nel contrasto alla violenza di genere. Autrice di Si è sempre fatto così! Spunti per una pedagogia di genere (Edizioni Tlon, 2023), scrive per diverse testate, tra cui «The Italian Review» e «L’Indiscreto».

sul :

fondazionefeltrinelli.it/scopr

“... Ecco perché si evita accuratamente di parlare della variabile economica: l’influencer deve far credere alla lavoratrice, alla casalinga, alla studentessa di essere oppressa e discriminata quanto lei. Su quella finta oppressione scriverà un libro, in seguito al quale nascerà un podcast, magari finanziato da quell’azienda solidale che fa borse a tema Palestina – su cui l’influencer, per averle pubblicizzate, prenderà una percentuale.”

Fondazione Giangiacomo FeltrinelliIl femminismo di moda può fare solo rivoluzioni simboliche - Fondazione Giangiacomo FeltrinelliL’8 marzo è diventato una vetrina di slogan che al femminismo non collegano mai le disuguaglianze economiche. Così si rafforza lo status quo