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Eccezionale tesoro di monete romano-britanniche scoperto nei Paesi Bassi: finalmente in mostra a Leida [FOTO / VIDEO]

Elena Percivaldi

Nell’autunno del 2023 due appassionati armati di metal detector fecero una scoperta straordinaria a Bunnik, comune vicino a Utrecht, nei Paesi Bassi. I due riportarono alla luce un tesoro composto da oltre 400 monete d’oro e d’argento, risalenti per lo più al I secolo d.C. Un ritrovamento davvero eccezionale, non solo per la sua dimensione ma anche – e soprattutto – per la composizione del tutto originale del tesoro, costituito in massima parte da monete rare, sia romane che britanniche.

https://www.youtube.com/watch?v=KxygXCch2cc

Il tesoro di monete romano-britanniche: un po’ stipendio, un po’ bottino

Le monete – 404 in tutto – risalgono a un periodo compreso tra il 19 a.C. e il 47 d.C., un’epoca di notevole espansione per Roma. Allora il territorio dei Paesi Bassi era attraversato dal Limes della Germania inferiore, frontiera che rappresentava un punto strategico e una base per le operazioni militari romane nell’Europa settentrionale, a cominciare dalla conquista della Britannia nel 43 d.C. sotto l’imperatore Claudio.

Ricerca sul campo RCE | Lo scavo dell’Agenzia per il patrimonio culturale dei Paesi Bassi nel comune di Bunnik, nel luogo del ritrovamento.
Foto e collezione © Rijksmuseum van Oudheden – Leiden

Secondo gli archeologi del Rijksmuseum van Oudheden (Museo Nazionale di Antichità) di Leida, che hanno studiato il tesoro di Bunnik, le monete romane costituivano il compenso di un soldato, mentre le monete britanniche (in inglese staters) rappresentano probabilmente un bottino di guerra.

Un tesoro rimasto nascosto per duemila anni

Del tesoro fanno parte 72 aurei romani e 288 denarii d’argento. Di questi ultimi, alcuni raffigurano Giulio Cesare e Giuba, re di Numidia (corrispondente all’odierna Algeria).

Aurei, coniati durante i regni degli imperatori Augusto, Tiberio e Claudio, tra il 27 a.C. e 47 d.C.Foto e collezione © Rijksmuseum van Oudheden – LeidenAureo con l’imperatore Claudio | Moneta dell’imperatore Claudio, coniata nel 46-47 d.C. È la più giovane dalla scoperta della moneta Bunnik. Foto e collezione © Rijksmuseum van Oudheden – LeidenMonete d’argento | Prevalentemente monete romane (soprattutto denari ) del periodo 200 a.C. – 47 d.C Foto e collezione © Rijksmuseum van Oudheden – Leiden

Le monete britanniche, invece, recano iscritto il nome del re Cunobelino, sovrano della Britannia meridionale dal 9 al 42 d.C. Lo storico romano Svetonio e soprattutto il geografo greco Strabone ne parlano come di un sovrano intelligente e abile nei commerci e nelle relazioni diplomatiche.

Stateri della Britannia | Lega di oro, argento e rame, coniata in Gran Bretagna tra il 5 e il 43 d.C. circa. © Rijksmuseum van Oudheden – LeidenStatere britannico, prima e dopo la pulizia | Statere britannico (lega d’oro, argento e rame), coniato tra il 5 e il 43 d.C., durante e subito dopo il regno di Cunobelino, prima e dopo la pulitura di restauro.
Foto e collezione © Rijksmuseum van Oudheden – Leiden

Le monete britanniche sono realizzate in lega di oro, argento e rame, un dettaglio che evidenzia le tecniche metallurgiche avanzate dell’epoca.

Ricerca sul campo RCE | Tessa de Groot (al centro) e gli autori del ritrovamento del tesoro di Bunnik, Reinier Koelink (a sinistra) e Gert-Jan Messelaar (a destra), durante lo scavo vicino al luogo del rinvenimento.
Foto e collezione © Rijksmuseum van Oudheden – Leiden

Lo stipendio di un soldato (e un bottino?)

Oltre che indubbiamente spettacolare, la scoperta si è rivelata importante per diverse ragioni. Innanzitutto, è il più grande tesoro di monete romano-britanniche mai trovato nella provincia di Utrecht e il primo sul continente europeo a presentare una composizione mista di questo genere.

Il sito del ritrovamento, inoltre, si trova al di fuori dei grandi insediamenti romani già noti nella zona, quali il forte Traiectum ad Rhenum (Utrecht) e la fortezza legionaria di Ulpia Noviomagus Batavorum (Nimega). Secondo gli studiosi, le monete sarebbero state sepolte intenzionalmente intorno al 47 d.C. da un soldato. Forse era un’offerta votiva a una divinità che lo aveva protetto in battaglia, oppure un tesoretto da nascondere con l’idea di recuperarlo in futuro. Cosa che evidentemente, per ragioni ignote, non avvenne mai.

Le monete in mostra permanente a Leida

Dopo la scoperta, le monete – come accennato – sono state studiate e restaurate dagli esperti del Rijksmuseum van Oudheden (Museo Nazionale di Antichità) di Leida.

Il video del restauro del tesoro di monete romano-britanniche

https://www.youtube.com/watch?v=rDr9zMEG59g

Il tesoro è ora parte integrante della collezione archeologica nazionale olandese ed è esposto nella mostra permanente Nederland in de Romeinse tijd (I Paesi Bassi in epoca romana), allestita nelle sale dello stesso museo.

Un approccio poliedrico e multidisciplinare alla è la cifra di questo volume dedicato da studiosi internazionali a Lucia Travaini.

Ogni autore affronta una tematica da una inclinazione particolare, creando un'opera sfaccettata che affronta i principali temi della ricerca numismatica.

2200 años atrás…

Ni acuñadas ni fundidas: punzonadas

Tradicionalmente, en la historia de la producción monetaria, las monedas se dividen en dos grandes grupos: Las acuñadas y las fundidas.

Sin embargo, existen otras piezas que presentan características algo diferentes: Las punzonadas.

Estas piezas se caracterizan por tener acuñados en su cospel múltiples punzones. Este tipo de producción es característico de la Antigua India, una civilización tan antigua y diversa, como la humanidad misma.

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