Presentazione opuscolo transfemminisra "Narrazioni tossiche e come riconoscerle"
CSA Officina Rebelde, venerdì 21 marzo alle ore 18:00 CET
In questi ultimi anni, all’interno dell’assemblea del C.s.a. Officina Rebelde, ci siamo trovatə troppe volte a leggere di casi di femminicidio, molti dei quali a noi vicini, avvenuti in Sicilia, dove viviamo sempre di più
in una escalation di aggressioni alle donne ed ai loro corpi.
In un Meridione sempre piu' povero, ricattabile e intriso di violenza maschilista e omolesbobitransfobica, le
donne e le soggettività LGBTQ+ sono sempre più esposte a rischio, non solo per le minacce all'incolumità fisica ed alla libertà di espressione ma anche per le contraddizioni di un sistema di welfare sempre più carente nel quale i diritti vengono invisibilizzati.
È stato naturale, quindi per noi iniziare una riflessione sul linguaggio usato dai media, nel narrare la violenza e rimbalzato da ampi strati della società , ponendo al centro questi eventi. Abbiamo cercato e cerchiamo di elaborare nuovi strumenti di evasione dalla gabbia dei ruoli di genere, attraverso un'indagine sulle modalità di liberazione dei corpi e sulla critica della cultura del possesso.
Questo opuscolo è frutto di questo percorso, condensa parte della nostra indagine e della nostra riflessione.
L’obiettivo è ribaltare la retorica opprimente che vede le donne e lə altrə soggettività esclusivamente come vittime, provare a mettere in luce i percorsi di autodeterminazione e di liberazione. Non più vittime ma artefici del proprio destino, donne e soggettività ribelli che in vari modi e contesti hanno espresso una volontà di rottura.
Come loro, noi vogliamo rompere le gabbie del patriarcato, e questo partendo proprio dalla critica strutturale
della narrazione della violenza sulle donne e sulle soggettività femminilizzate.
Per cambiare il mondo, crediamo sia necessario cambiare la narrazione dominante ed è necessario svelare i meccanismi e i passaggi attraverso i quali la violenza di genere viene normalizzata nella comunicazione mediatica.