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#illibrodelgiorno

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Il banchiere di semi e altri per salvare il mondo
di Julie Bernard [Terre di mezzo, 2024]

Mi sono ritrovata molto in questi due mestieri.

Soprattutto nell'ultimo.

Non credo di aver mai inventato nulla. Ma abbraccio quel "per domani".

In lingua mandinka, diffusa tra Senegal, Gambia e Guinea, la parola sama significa domani.

Insomma, questo progetto ha il domani anche nel nome;)


Il foulard della buonanotte

Sebbene la storia non mi abbia fatto dire "wow", si tratta di un libro degno di nota per:

- l'utilizzo di un nome tradizionale della lingua , Chino
- la tematica della cura dei capelli afro e le illustrazioni che ritraggono Chino con capigliature molto diverse tra loro
- la raffigurazione di persone con diverse tonalità di pelle nera
- la non definizione del luogo (è Lagos o Baltimora?)

[1]

La vita di Mokgadi Caster Semenya, mezzofondista e velocista nata in Sudafrica, è raccontata in "Qhawe", che in lingua significa combattente/eroina.

Di lei si è parlato tanto, dentro e fuori i tribunali.

Questo testo celebra i suoi successi sportivi.

[1]


Il giro del mondo in 12 musei di Eva Bensard e Benjamin Chaud
[Franco Cosimo Panini, 2023]
Comodamente in coda per:
- I musei vaticani (Roma, Italia)
- Il museo di Guggenheim (Bilbao, Spagna)
- Il Rijksmuseum (Amsterdam, Paesi Bassi)
- Il museo Egizio (Torino, Italia)
- Il museo del Louvre (Parigi, Francia)
- Il museo Oceanografico (Principato di Monaco)
- Il museo dell'Ermitage (San Pietroburgo, Russia)
- Il museo del Palazzo (Pechino, Cina)


Dove finisce il mondo, di Anna Desnitskaya.

Lucas e Vera non si conoscono; vivono a 16.000 chilometri di distanza, in due diversi continenti, l’Asia e l’America del Sud, in due zone talmente periferiche da essere considerate “fine del mondo”. Il testo ci propone la storia di Vera, a fronte, e quella di Lucas, sul retro. Poi, nel mezzo, la magia: due persone lontane possono incontrarsi senza spostarsi dai luoghi in cui abitano?

Continua:
samalegge.com/dove-finisce-il-

Nascosti nel cielo, di Aina Bestard

"Non si vedono le stesse stelle ogni notte, nemmeno nello stesso luogo.

Una bambina in , in una notte d'estate, vedrà delle stelle diverse rispetto a un bambino in quella stessa notte."

Questo libro ci permette di entrare in otto case diverse, e dalla finestra di ognuna possiamo scoprire una costellazione diversa.

In foto: una casa tradizionale keniana da cui si può osservare la Costellazione Pavo

"I bambini della scuola di Lola venivano tutti da posti diversi. La sua era la scuola dei luoghi lontani. [...] Lola era stata portata via dall'Isola quando era appena nata e non ricordava nulla di quel posto. [..]

E se non ci ricordiamo il posto da cui veniamo? Come fa chi è andato via prima di quando cominciano i ricordi?

Magari tu non ti ricordi dell'Isola, ma l'Isola si ricorda di te

da "La mia isola lontana" di Junot Diaz e Leo Espinosa

Da una pagina bianca, di Kyo Maclear e Julie Morstad [kira kira edizioni]
La storia vera dell'illustratrice nippo-statunitense Gyo Fujikawa che sognava un mondo più inclusivo, partendo dai libri per bambini.
E che nel 1963, quando ancora negli USA vigeva la segregazione razziale, riuscì a convincere il suo editore a pubblicare "Babies", uno dei primi libri che mostrano bambini e bambine con una differente pigmentazione della pelle.

Paese che vai, mercato che trovi [Donzelli Editore]
Un mese dell'anno per due mercati di un paese del mondo.
Luglio, per esempio, è dedicato all' con il mercato di e quello di Bahar Dar. Nell'introduzione del paese vi è anche un breve in

Gli altri paesi presenti nel libro sono: , , , , , , , , , e .

Dai un morso. Ghiotte storie sui cibi del mondo di Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinski e Natalia Baranowska [ElectaKids, 2022]

Un altro densissimo libro che ci accompagna alla scoperta della diversità legata al cibo

1/

[seconda parte]

Il fulcro teorico di base era comunque sempre uno: la lingua italiana. Ai genitori e ai loro figli raccomandavamo: parlate italiano anche a casa, italiano, non la vostra lingua d'origine, il ragazzo fa confusione altrimenti. Anche in classe si cercava di non mettere vicini ragazzi della stessa lingua. Sempre un bravo studente italiano per aiutare. Le intenzioni e gli obiettivi erano certamente buoni, i risultati arrivavano.


[prima parte]
Unu, dy, san! Proposte operative per la didattica plurilingue nella scuola del primo ciclo [@Edizioni La Linea] di Valentina Carbonara e Andrea Scibetta
Un testo con decine di proposte suddivise in: preparare il terreno per la didattica plurilingue; strategie testuali, strumenti ed esperienze per la scuola primaria e secondaria; unità di lavoro/apprendimento per la scuola primaria; sostenere le pratiche translinguistiche attraverso specifici approcci pedagogici.