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#aboutwoolf

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Domenica, 26 gennaio [1941]
... È l’ora fredda, questa: prima che scattino le luci. Qualche bucaneve in giardino. Sì, pensavo: viviamo senza futuro. Questa è la cosa strana: coi nasi schiacciati contro una porta chiusa. ...

Virginia Woolf, Diario di una scrittrice, Mondadori 

Martedì, 22 novembre [1938]
[....] Io sono per natura, credo, un ’outsider’. Compio il mio miglior lavoro e mi sento più temprata, quando ho le spalle al muro. È una strana sensazione, però, scrivere contro corrente: difficile trascurare del tutto la corrente. [...]

Virginia Woolf, Diario di una scrittrice, Mondadori 

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e in risposta
scrive l'amica Virginia Woolf

a Lytton Strachey
Oct.9th 1922
“Of course you put your infallible finger upon the spot—romanticism. How did I catch it? Not from my father. I think it must have been my great Aunts. But some of it, I think, comes from the effort of breaking with complete representation. One flies into the air. Next time, I mean to stick closer to facts.”

“Thursday, lunch.”

«Source Smith College Libraries»

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Letta l'anteprima del suo terzo romanzo
«Jacob's Room», che uscirà il 26 ottobre 1922,
l'amico Lytton Strachey scrive

a Virginia Woolf
Oct.9th 1922
“more like poetry... than anything else—how you manage to leave out everything that’s dreary, and yet retain enough string for your pearls I can hardly understand.”


«Source Smith College Libraries»

“Ella balzò, come se avesse ricevuto un violento colpo al capo. Per dieci volte fu colpita. Erano le dieci del mattino. Era l'11 ottobre”.
(Virginia Woolf, Orlando)


ricordando Manuela, appassionata woolfiana, morta a 42 anni nel 2018

A Lady Ottoline Morrell
4 ott. [1935]
Carissima ...
Qui il mondo è allagato e tempestoso, le marcite straripano, e temporali giganteschi si addensano sulle colline; ma come al solito è tutto bellissimo. Vorrei che gli affari pubblici non balzassero su con le loro brutte teste. Quando perfino io non riesco a dormire la notte pensando alla politica, le cose devono essere un bel pasticcio. ...
La tua
VW

(Virginia Woolf, Lettere, v.5, Einaudi)

«The strange thing about life is that though the nature of it must have been apparent to every one for hundreds of years, no one has left any adequate account of it. The streets of London have their map; but our passions are uncharted. What are you going to meet if you turn this corner ?»

(Virginia Woolf, Jacob's Room)
per
⬇️
archive.org/details/jacobsroom

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A Vanessa Bell [sorella]

Siracusa
14 aprile 1927

Carissima,
scrivo ... seduta accanto alla fonte Aretusa ...
... Vorrei continuare a viaggiare di città in città per tutta la vita; girovagare fra le rovine e guardare le golette che arrivano in porto, e innamorarmi delle ragazze italiane, che assomigliano tutte ai disegni di Millais sul Cornhill. ...
V.W.

Virginia Woolf, Cambiamento di prospettiva, lettere 1923-1928, Einaudi

A Angus Davidson

'Hotel de Rome', Siracusa
14 aprile1927

Mio caro Angus,
siamo diventati tutti e due rossi come mattoni; siamo tutti e due leggermente sbronzi; quasi decisi a non fare più ritorno in Inghilterra. Qui è perfetto. ... e così abbiamo visto Medea con una parrucca color zolfo ... È stato bello. In realtà tutto è un incanto ...
La tua V.W.

Virginia Woolf, Cambiamento di prospettiva, lettere 1923-1928, Einaudi

A V. Sackville-West
14 febb. [1933]
(San Valentino ma senza valentini)
Sì - sì mi ha fatto molto piacere ricevere la tua lettera ...
... ci è arrivata l'automobile: verde e argento a trasmissione idraulica, capote Tickford – una Lanchester 18 –...
Dio, come vorrei che tu tornassi. Dimmi che è l'ultimo viaggio lungo che fai ...
V.

Virginia Woolf, Falce di luna, lettere 1932-1935, Einaudi

«Se lei e Lilian Harris non aveste dedicato i migliori anni della vostra vita… ma silenzio! Lei non mi consentirebbe di terminare questa frase e dunque, inviandole un messaggio antico di amicizia e di ammirazione, mi fermi qui». Maggio 1930
V.Woolf, Lettera introduttiva a Margaret L. Davies
«Life as we have known it»

cara Virginia,
sei sempre nei miei pensieri!
25gen.1882-1941


(ph. by Barbara Strachey, 1938)

A Ethel Smyth

Martedì [8]genn.1935 Monks House [Sussex]
[...]
Come siamo felici qui nonostante tutto! A cucinare la cena; e a far passeggiate. Oh quanti chilometri ho fatto, tutti in valli solitarie; con biancospini, e conchiglie. Penso sempre che il ghiaccio sulle colline si sia sciolto un anno o due fa – il ghiaccio primordiale – ghiaccio verde, ghiaccio liscio.
[...]
La tua V.

Virginia Woolf, Falce di luna, lettere 1932-1935, Einaudi

© Christopher Knox


«Words Fail Me».
una vera chicca per chi ama Virginia

Oggi lei ribadirebbe di non attribuirle parole non sue, come accade da lungo tempo nel web, ma di verificare il testo da cui sono tratte e magari di leggerlo.

“Words ... their positive quality, that is, their power to tell the truth”.
This is presumed to be the only surviving recording of Virginia Woolf. It was recorded on April 29, 1937, as part of a BBC radio broadcast series called «Words Fail Me».

youtu.be/zcbY04JrMaU

A V. Sackville-West

29 dic. 34

Potto ha detto che stava facendo un disegno per te – 3 pettirossi con lo sfondo della luna – ma è ancora da finire. (Lo sapevi che si è dato all'arte per curarsi il cuore? Gliel'ha spezzato l'incuria..).
....
BUON ANNO. (È stato Potto a scrivere).
V.

Virginia Woolf, Falce di luna, lettere 1932-1935, Einaudi

©Sarah Bays, Winter companion

A Ethel Smyth

22 dic.1932
[...]
L. ha acceso la radio, e un signore sta parlando di misure internazionali – maledizione a lui.
[...] Ma spegnere tutte le luci e osservare il mondo ogni tanto fa bene. Come è strano che il mondo vada avanti lo stesso che io lo osservi o no! [...] Come va il tuo raffreddore? A cosa stai lavorando? Oh raccontami della tua vita di suffragetta prima o poi.
V.

Virginia Woolf, Falce di luna, lettere 1932-1935, Einaudi

A Ethel Smyth

[16 nov.1935]

...mi è toccato aspettare l'autobus sotto la pioggia, ci ho messo due ore e mezza per arrivare, e così ieri ho avuto l'emicrania tutto il giorno. Ma è eccitante, anche vedere di sfuggita questa strana gente che né io né te abbiamo mai incontrato: e molto salutare per la mia ignoranza dover scambiare due parole...
V.

Virginia Woolf, Falce di luna, lettere 1932-1935, Einaudi

Vanessa Bell, Queue at Lewes, East Sussex, c.1935

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Sabato, 27 ottobre [1928]
[...] Ho smesso di leggere e di pensare il 26 settembre, quando son partita per la Francia. Al ritorno ci siamo immersi in Londra e nella pubblicazione. Sono un po' stanca di “Orlando”. Mi pare che non mi importi molto, ora, di ciò che ne pensa la gente. Il piacere della vita è nel fare - come sempre assassino una citazione -; voglio dire che quello che mi eccita è scrivere, non essere letta. [...]

V.Woolf, Diario di una scrittrice, Oscar Mondadori