@sandropisano non che sia obbligatorio, ma mi fa piacere che la vediamo allo stesso modo. C'è tanto bisogno di "uscire fuori dal coro", in tanti sensi.
Anch'io detesto la parola "influencer", soprattutto nel senso negativo che le si da ultimamente: sembra che una persona sia da disprezzare solo perché è un "influencer": magari quella persona non si ritiene neanche tale, ma semplicemente qualcuno che ama condividere ciò che fa, e magari anche viverci, perché no. (continua....).
@sandropisano (segue). Quando dicono a me che sono un influencer, un po' rido e un po' mi arrabbio perché io non ritengo di influenzare nessuno, al limite di far riflettere chi vede ciò che scrivo/faccio.
Allo stesso tempo, lo prendo come uno sprone per ricordarmi che ho una grande responsabilità, perché qualcuno potrebbe effettivamente fare ciò che dico. (Ad esempio, se faccio un sentiero ed è difficile, metto in guardia le persone, non dico "semplicemente fatelo"!).
(continua)
@sandropisano (segue).
In generale insomma, ritengo che non si dovrebbe parlare genericamente di "influencer", anche perché come dici tu il sottinteso è che qualcuno si lascia influenzare.
Allo stesso tempo, per tornare sul caso di Roccaraso, credo che chi ha qualche milione di follower dovrebbe capire che bene o male qualcuno influenzerà.
Sei d'accordo?