Redazione<p><strong>Mostra e convegno | A Pesaro “Beneventana in frammenti: manoscritti conservati a Pesaro, Urbania, Urbino”</strong></p> <p>Redazione</p> <p><strong>Venerdì 11 aprile</strong>, <strong>alle ore 16:00</strong>, presso l’<strong><a href="https://aspesaro.cultura.gov.it/home" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">Archivio di Stato di Pesaro Urbino</a></strong>, si inaugura la mostra <strong><em>Beneventana in frammenti: manoscritti conservati a Pesaro, Urbania, Urbino</em></strong>. L’inaugurazione sarà accompagnata da un <strong>pomeriggio di studi</strong> con la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti istituzionali. Tra gli interventi, quello del Dott. Pasquale Orsini, funzionario archivista dell’ICAR, che approfondirà la <strong>descrizione poligenetica e multidimensionale dei materiali d’archivio</strong>.</p><p><strong>La beneventana, una scrittura diffusa dall’VIII secolo </strong></p><p>L’evento ruota attorno a <strong>sei frammenti in <a href="https://storiearcheostorie.com/2016/06/13/benevento-longobarda/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">scrittura beneventana</a>, testimonianze rare provenienti dagli archivi e dalle biblioteche della provincia</strong>. La beneventana è una scrittura tipica dell’Italia meridionale, diffusa dalla fine del VIII secolo al XIII, con esemplari tardivi fino ai secoli XIV, XV e persino XVI.</p><p>Questa scrittura, caratterizzata da una morfologia del tutto peculiare, vide come centro di produzione <strong>il monastero benedettino di Montecassino</strong>, dove si sviluppò il tipo noto come “cassinese”, al quale appartengono tutti i frammenti esposti. In altre zone, come in Puglia (con espansione fino alla Dalmazia), si sviluppò il “tipo di Bari”. <strong>Nelle Marche, specialmente nella parte settentrionale, i manoscritti in beneventana sono particolarmente rari </strong>e frammentari, rendendo le testimonianze esposte degne di particolare attenzione e tutela.</p><p>L’esposizione non solo offre l’opportunità di ammirare esemplari manoscritti di pregio e cura formale, ma stimola anche riflessioni sul fenomeno del reimpiego della pergamena, diffuso tra il Cinquecento e il Seicento, quando frammenti di <strong>codici medievali venivano riutilizzati come coperte o rinforzi per legature.</strong> Inoltre, due dei sei manoscritti in mostra sono corredati da notazioni musicali, aprendo una finestra anche sugli aspetti della liturgia medievale.</p><p>Il <strong>pomeriggio di studi,</strong> arricchito dagli interventi e dai saluti istituzionali, rappresenta un momento significativo per approfondire il valore storico e documentario di questi materiali, contribuendo alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio archivistico nazionale.</p><p><strong>La mostra è visitabile fino al 10 giugno (info e prenotazioni visite: as-pu@cultura.gov.it ).</strong></p> <p><strong>Programma</strong></p><p><em>Saluti istituzionali</em></p><p><strong>Benedetto Luigi Compagnoni |</strong> Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche</p><p><strong>Daniele Vimini |</strong> Assessore alla Cultura del Comune di Pesaro</p><p><strong>Filippo Alessandroni</strong> | Archivio Storico Diocesano Pesaro</p><p><strong>Alice Lombardelli |</strong> Biblioteca Comunale Urbania</p><p><strong>Brunella Paolini |</strong> Biblioteca Oliveriana Pesaro</p><p><em>Interventi di:</em></p><p><strong>Sara Cambrini | </strong>Archivio di Stato di Pesaro Urbino</p><p><em>I frammenti dell’Archivio di Stato e la loro storia archivistica</em></p><p><strong>Pasquale Orsini |</strong> Istituto Centrale per gli Archivi</p><p><em>Descrizione poligenetica e multidimensionale dei materiali d’archivio</em></p><p><strong>Marco Palma |</strong> già Università di Cassino</p><p><em>Minima Beneventana</em></p><p><strong>Paola Errani |</strong> già Biblioteca Malatestiana, Cesena</p><p><em>I frammenti dell’Archivio diocesano e della Biblioteca Oliveriana di Pesaro</em></p><p><strong>Fabiana Baudo |</strong> collaboratrice Fragmentarium e MEM, socia AIMD</p><p><em>Liturgia in frammenti tra Fossombrone, Urbania e Urbino</em></p><p><strong>Alessandra Molinari |</strong> Università degli Studi di Urbino</p><p><em>Un caso studio dal progetto </em>Textus invisibilis<em>: la schedatura dei Frammenti staccati della Sezione di Archivio di Stato di Urbino</em></p><p></p><p><a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/archivio-di-stato-di-pesaro/" target="_blank">#ArchivioDiStatoDiPesaro</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/codici-manoscritti/" target="_blank">#codiciManoscritti</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/convegni/" target="_blank">#convegni</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/eventi/" target="_blank">#eventi</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/manoscritti/" target="_blank">#manoscritti</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/medioevo/" target="_blank">#Medioevo</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/mostre/" target="_blank">#mostre</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/paleografia/" target="_blank">#paleografia</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/pesaro/" target="_blank">#Pesaro</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://storiearcheostorie.com/tag/scrittura-beneventana/" target="_blank">#scritturaBeneventana</a></p>