Lacharly<p>A cosa serve il diritto di <a href="https://poliversity.it/tags/comunicare" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>comunicare</span></a> senza il diritto a essere ascoltati? Essere ignorati mentre si cerca di <a href="https://poliversity.it/tags/comunicare" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>comunicare</span></a> in modo corretto è <a href="https://poliversity.it/tags/DISCONFERMA" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>DISCONFERMA</span></a> <br>Citiamo il libro "La pragmatica della comunicazione umana" di P. Watzlawick et al. Al paragrafo 3.333 si cita un lavoro di Laing dove, ricordando altre ricerche (di W. James), si recita: "se fosse realizzabile, non ci sarebbe pena più diabolica di quella di concedere a un individuo la libertà assoluta dei suoi atti in una società in cui nessuno si accorga mai di lui" e si continua asserendo: "Non c'è il minimo dubbio che una situazione simile porti alla 'perdita del Sè' che non è niente altro che la traduzione del termine "alienazione" e si continua..."la disconferma non si occupa più della verità o della falsità....mentre il rifiuto equivale al messaggio "Hai torto" , la disconferma in realtà dice "tu non esisti". <br>Per questo ipotizzo che la capacità di ascoltare debba essere coltivata fra le competenze base di ogni persona e che la possibilità di essere ascoltati considerata fra i diritti fondamentali<br>Consiglio la visione del film: "Ortone e i piccoli Chi", dove si sottolinea come ogni voce sia importante per piccola che sia</p>