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#caffe

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(niente) caffè per octt 💔

Di tutte le distrazioni che mi sarei potuta ragionevolmente aspettare di subire, oggi a pranzo, certamente il “caffè filosofico” non era incluso… ma suppongo che ogni tanto anche i momenti di sacra pausa hanno bisogno di un minimo di brio, anche solo di portata cerebrale come in questo caso, quindi c’è solo che da meditare con gratitudine.

Per essere più precisa: non è stato ovviamente il caffè, nel senso di bevanda, ad essere filosofico — in quel senso è solo ed esclusivamente psicoattivo e gustoso, come per giunta lo è sempre — quanto piuttosto il momento della mia consumazione, che si è intrecciato alla visione di contenuti online a bassa profondità che, in modo tanto istantaneo quanto la loro essenza stessa (ma decisamente non quanto l’intensità temporale della mia sessione media di assunzione di caffeina — io la tazzina me la godo), hanno generato riflessioni condivise per mezzo di conversazioni digitali testuali.

https://t.me/sossusarchive/357 ~ https://t.me/c/1519410362/383514 ~

Tanti dubbi, pensieri, ed elaborazioni miste possono scaturire in mano a me, alla visione di una foto così semplice, senza nemmeno didascalia, senza contesto alcuno. Un qualche piano metallico, una tazzina ben piena, e uno strappo di carta assorbente su cui è scritta una semplice frase con un rosso acceso, presumibilmente a pennarello: “Caffè per Sofia ❤️. In parole povere: caspiterina, Soffu colpisce ancora, con questi suoi post dove leggendo nulla si può finire per parlare di tutto.

In quale punto dello spazio terrestre si sarà verificato questo istante di vita? Quale essere umano (o anche non tale!) avrà avuto la premura di riservare questo buon caffè alla ragazza, con tanto di scrittura del bigliettone rapidamente decorato in ancor più evidente segno di amore? Cosa sarà successo prima, e soprattutto dopo? “Potrebbe essere un assassino“, come un utente che chissà chi è suggerisce nei commenti del post preso in esame? Tutti dubbi molto sentiti e che poco possono essere abbandonati al momento.

Ma… il fatto è che di queste domande frega solo fino ad un certo punto. Me le pongo — ce le poniamo, tutti quanti, azzarderei a dire — solo ed esclusivamente per non pensare davvero alla paura che in realtà si cela sotto questo tipo di pensieri: il terrore di non avere nessuno che ci porterà mai il caffè nelle nostre stanze, per confortarci nei nostri momenti più bui, con pure una piccola ma significante dedica su di un pezzo di carta decisamente non fatto per scrivere. E quindi…

La mia esistenza è per caso troppo cringe se ho qui spontaneamente fatto quello che ho fatto? È forse sintomo di problemi emotivi importanti l’aver preso il mio tablet, aperto la lavagnetta temporanea, e riproposto così a me stessa la stessa identica frase su cui per 15 secondi mi sono tanto fissata? Non lo so, e francamente non so se voglio davvero sapere la risposta anche a questi altri quesiti, a differenza della premessa decisamente meno memabili. Tutto quello che mi importa è che, almeno oggi, almeno per 2 minuti, ho potuto bere il mio caffè da me riscaldato apprezzando nel mentre questo per nulla originale messaggio da me stessa scritto: “Caffè x Octt”. (Con persino un cuoricino in più, e ben 2 colori.)

Caffettanza mattica alla straniversità

Oggi, la mia pausa pranzo era di un’ora… e, forse perché non avevo nulla di sufficientemente interessante per distrarmi nel mentre, ma ho finito fin troppo subito il mio solito pranzo misero che nemmeno i carcerati; e, sicuramente complice la droga che prendo per evitare gli starnuti, avevo quella strana situazione instabile di abbiocco post-pranzo pur avendo ancora fame… Quindi, visto che non sapevo in che altro modo perdere 45 minuti, dopo averne spesi già i primi 40 a girare, ho semplicemente preso un (1) caffè, così durante la lezione assonnante sono potuta rimanere sveglia a distrarmi, anziché finire per distrarmi tramite zzz. 😇

A parte l’aver notato anche oggi che i pavimenti erano pieni di nuove macchie marroni, ma proprio spiattellate a profusione (anche in punti molto distanti da qualsiasi macchinetta del caffè, ma come cazzo è possibile…), che non capisco come faccia la gente a menarsi così tanto p’ cuoll la bevanda… vedo che ancora non hanno aggiustato questo povero distributore, che sicuramente ha visto tempi migliori. (L’ho notato per la prima volta la settimana scorsa, ma chissà da quanto è così.)

Di marca Sigma ma, rispetto agli altri vicini e non, è veramente il peggio virgin. Che stracavolo è successo al display??? Perché sfarfalla in questo modo? E in video si nota, ma mai quanto stare lì di persona: se l’area è abbastanza al buio, magari perché il cielo è abbastanza nuvoloso, il #flickering continuo della luce che si riflette sul pavimento e nell’ambiente si avverte pure stando di spalle, o andandoci incontro da lontano. A funzionare funziona, e ok, ma non andrebbe comunque riparata, tipo? O non ci sono soldi per farlo, perché se ne sono spesi troppi per tagliare alberi che non hanno negli anni ricevuto la dovuta manutenzione? 🤥 (Porco caspito questa università quanto fa ridere con tutti gli #spacc…)

Ce l'ho fatta: ho bevuto solo caffè d'orzo per tre giorni di fila. (Ci ho messo tre settimane.) L'#Orzoro per moka non è male. Da bambino l'odiavo ma solo perché era un'imposizione degli adulti.

Bevo #caffè più che altro per abitudine inveterata al caffelatte mattutino. Moka tira moka e arrivo a 1 kg al mese. La caffeina non mi fa nessun effetto e sul sapore sono flessibile, ma la dipendenza fisica c'era: dopo 24 ore senza caffè mi veniva il mal di testa.

La differenza più ovvia è la schiuma.

“domani mattina overdose di caffè”

Sentimento più forte di me: sigh sob più o meno come al solito stamattina… anche se mai quanto certe sere, pare. Ieri mi sono distratta fin troppo, e quindi non ho avuto occasione di parlare delle mie idee di caffè alternativo della sera ancora prima… roba pazza che o non si potrà mai avverare, o non avrà gli effetti sperati, conoscendo quanto il mondo mi va contro.

https://t.me/c/1519410362/353707https://t.me/c/1519410362/354135

E quindi, insomma, avrei voluto per una volta un po’ di caffè velenoso, con un goccio di piombo (forse perché subito prima ho guardato un video sul disastro della benzina al piombo)… ma non si può avere. E allora penserei a qualcosa di meno radicale seppur radioattivo, una briciola di uranio… ma pure questo non mi è concesso, porca miseria. L’unica opzione rimastami per la mattina seguente era il caffè overdose, ma pure lì è andata male: non ce n’era nemmeno abbastanza nella caffettiera per riempire la tazzina intera… e quindi, anche se davvero avessi preso tutto quello in foto, non sarei morta lo stesso, che palle! Non ho via di scampo…

Mikcroneuroscienze ☕

Il caffè non ti dà energia, ma ti inganna alla grande!

Quando ti senti stanco, è colpa dell’adenosina, una molecola che si accumula nel cervello e ti dice: “Ehi, rallenta, è ora di riposare.” 💤
La caffeina arriva e prende il suo posto nei recettori, bloccando il messaggio di stanchezza. Ma attenzione: non elimina la fatica, la mette solo in pausa! Il tuo corpo continua a produrre adenosina, solo che tu non te ne accorgi.

🎶 È come in discoteca!
L’adenosina è il buttafuori che ti guarda e dice:
👮‍♂️ “Ok, sei distrutto. Fuori, a letto.”

Ma la caffeina è l’amico festaiolo che ti tira per il braccio e urla:
🎉 “Nooo, ancora un po’! Dai, balla, il buttafuori non ci vede!”

E così vai avanti a divertirti, convinto di essere ancora carico. Ma quando la caffeina svanisce... 💀 BAM! Il buttafuori ti prende di peso e ti scaraventa fuori. E tu crolli di botto, più stanco di prima.

☕ Conclusione? Il caffè non è il nemico, ma se lo usi per fingere di non essere stanco, il conto arriva sempre!

E tu, quante volte al giorno inganni il tuo cervello con il caffè? Una tazza per svegliarti o direttamente la flebo?

#mikcroneuroscienze #caffe #adenosina