"(...) Non c'è un essere umano che ha il diritto di privare un altro della propria felicità, io ero felice e l'intera società mi privava della mia gioia costringendo me ed altri a vivere al confine, a stare lontani. Ad essere braccati, cacciati, privati della liberta di scegliere di morire o vivere come meglio vogliamo".

Non riesco a muovermi ma cerco dentro di me la forza di parlare, le mie orecchie percepiscono un suono strano come un raspare sordo e una specie di gemito soffocato. Non trovo parole ma riacquisto il controllo delle gambe, corro. Esco all'esterno, chiudo la saracinesca e senza fermarmi mai arrivo fino al mio appartamento, apro la porta di corsa accendendo tutte le luci. Faccio di corsa i bagagli e scendo in strada...🠗

Giuseppe accende, poi guarda il soffitto e tra il fumo dice: "Siamo noi Enrico..".
Io lo guardo interrogativo, ma lui aspetta prima di andare avanti: "Siamo noi quelli sbagliati. Siamo noi quelli che dovrebbero morire, eppure... siamo noi che non moriamo mai, che sopravviviamo sempre, condannati a vedere tutto ciò che ci è attorno cadere in pezzi e invecchiare, siamo come i mostri immortali dei libri".

Tiro ancora del fumo prima di dire: "So dove sono le loro tombe ma non sono mai andato a trovarli. Non ho mai lasciato un fiore, mai versato una lacrima, fino a quando non mi sono reso conto che tutto il mio odio, tutto il mio rancore, la mia rabbia, non aveva fatto altro che rendermi uguale a loro e forse anche peggio. Insignificante e piccolo come mio padre, remissivo e spaventato come...🠗

"Amore, solitudine, vita, morte, verità e menzogna. Non sono altro che trucchi di un dio infido che ama giocare con i suoi figli. Dare e togliere, far godere e privare dell'estasi di vivere e amare, dell'ebbrezza di possedere e della speranza di un futuro felice, di un domani migliore, costellato dalle facce sorridenti di coloro che amiamo".

Non ricordo tutti i loro nomi ma so che non è necessario, mi bastano i loro sguardi. Nel fondo degli occhi, in una parte che forse nemmeno loro sanno di avere vedo una luce, minuscola, in ognuno di essi: è la fiamma della loro anima. Qualcosa che li spinge ad andare avanti, una ferma convinzione, la certezza di aver superato l'inferno e di conoscerlo a menadito.

Sono tante le storie lì presenti, storie di uomini e donne che come me hanno visto l'altra faccia del mondo. Racconti di coloro i quali si sono in qualche modo convinti di aver trovato un modo alternativo per vivere, per poi scoprire che non era altro che un ennesimo inganno del destino.

Per un po' restiamo a guardarci, un brivido non la smette di corrermi lungo la schiena e ho la sensazione che con le nostre parole abbiamo scosso qualcosa che era meglio lasciare li dove stava. Poi, per colmare il silenzio tra noi e per cercare di fugare un profondo e spaventoso dubbio che mi attanaglia la mente dico: "Siamo soli Giovanni?".
Lui mi guarda con occhi spenti e risponde...🠗

A volte si vive giorno per giorno, pensando che alla fine le fatiche, le sofferenze e i torti subiti verranno in qualche modo ripagati. Credo, che in molti casi, sia l'idea stessa di salvezza a spingere alcuni di noi ad andare avanti. Convincendoli a consumarsi pezzo dopo pezzo, a seppellire sogni e desideri sotto metri e metri di praticità quotidiana.

Ricordo mia madre, la sua voce dalla cucina che grida per chiamare a cena me e mio padre, poi, noi seduti a tavola, proprio li nel salone che io ho ridotto ad un lazzaretto. I miei genitori mi chiedevano della mia giornata e io rispondevo felice, mi piaceva parlare con loro in fondo erano brave persone.
Ricordo gli anni successivi, fino alla fine del liceo. La sera della mia ammissione agli esami ero... Segue 🠗

"Ma sei andato via... perché?".
La sua domanda mi buca, non so cosa dire perciò, metto in parole il primo pensiero che mi passa per la testa :"Non perché non volessi stare la.. ogni giorno uscivo, mi recavo in città per grattare il necessario per vivere. Ogni volta, vedevo persone pulite, profumate, con i soldi tra le mani. Il fatto che ignorassero completamente l'esistenza di un posto come quello dove io...🠗

A questa sfera rotonda, veloce, dispersa, insensibile. A questa grande nave, che ci porta avanti oltre ogni logica. Ai viaggiatori e agli uomini, a coloro che non rinunciano, ai coraggiosi e ai pavidi. E ancora alle storie, quelle che ci fanno credere che vi sia ancora qualcosa da domandarci. Quelle che per noi sono e devono rimanere esempio immutabile di comprensione. A volte c'è bisogno di vivere nella fantasia, di distaccare la..🠗#14dicembre #libri #romanzo #book #libro #adunpassodalluomo