pioggianza con caldino del vento di fuori, la primavera non s’ha da far
Sempre ammesso che la colpa dei miei ultimissimi disturbi post-sonno sia davvero sua, purtroppo osservo (ma per fortuna riporto!) che la #primavera non sta essendo per nulla simpatica, in generale, in questi giorni recentissimi. È veramente una questione smerdatissima (nonché complicata, ma quello figurarsi), che va al di là delle stronzate del tipo di “oh nooo il polline mi fa detonareee“…
Mi torna in mente oggi pomeriggio, anche se le osservazioni che fanno piangere sono relative più a ieri sera, perché ho dovuto temporaneamente interrompere la marcitura pomeridiana bellissima davanti al PC per andare a ritirare un pacco (…no spoilerz!)… e quindi c’è affrontare per diversi minuti la primavera senza la protezione delle mie pareti.
Vabbé, stasera è relativamente normale (oserei dire troppo, visto il contesto tragico): c’è venticello, fa caldino ma non caldo, e fa freddino ma non freddo… Ieri invece non ci si è capito una mazza: la mattina niente di stano, ma poi tra pomeriggio e sera è avvenuto lo scatafascio… ma talmente incasinato che la restante parte di questo post merita un sottofondo climaticamente ben preciso:
https://www.youtube.com/watch?v=3VfLuG3ZLgU
Perché praticamente ho vissuto dei minuti allucinanti ieri sera, poco dopo il tramonto, dovendo scendere un attimo. Il cielo si era ingrigito già nelle ore precedenti, ma non al punto da farmi pensare male, anche perché l’aria era caldina… e infatti non avrei manco preso l’ombrello se controllando al volo il meteo sulla Mi Band non avessi visto “pioggia”. Boh, sono scesa, e proprio immediatamente ha iniziato a piovere.
E nel mentre che non-godevo della pioggia, che per giunta era particolarmente “affilata” — non chiedetemi come, era molto sottile, poche gocce, non fitta, ma pungeva in testa, come se fosse acqua a più alta densità anche se pur sempre liquida — ma godendo di avere l’ombrello quando necessario, e soprattutto di non averlo preso a vuoto… c’era un’aria che sentendo meglio era caldissima, quasi da forno crematorio augustale. Insomma, il freddo del sole sparito, misto col caldo di questo vento immigrato — che si chiama scirocco non a caso, ma proprio perché ci rende tutti più sciroccati…
l’octodormanza che si rompe per sempre (girlbedrotting infinito)
Regà…… io ormai lo so che non dovrei minimamente più stupirmi, ma mi ritrovo ad essere all’assurdo, veramente al punto di non ritorno per quanto riguarda la mia personalissima fine, e francamente non so come la cosa possa continuare. Male, molto probabilmente, ma è giusto chiedermi quanto male. E il tutto come un cerchio parte e si conclude con il doloroso fatto che mi vede, banalmente, non riuscire ad alzarmi dal letto la mattina.
Pensavo di poter spiegare tutto in modo divertente prendendo i miei grafici del #sonno degli ultimi giorni e componendoli assieme in un memino surrealista, come questo che ho appena fatto per l’occasione… ma purtroppo, a parte che forse è un pochino cringe, a dire il vero non fa capire nemmeno niente di quello che c’è da capire, quindi dovrò per forza usare le mie solite centinaia di parole (oh no, che peccato, quanto mi dispiace scrivere!)… Abbiate pazienza.
Lasciamo stare la Mi Band, che è inutile, visto che pure con attiva la misurazione accurata dice per una notte cose e per quella dopo altre… o meglio: i due quadranti in basso, con l’area rossa (di risveglio) seguita da altro sonno, danno un piccolo indizio su cosa mi sta accadendo. E praticamente così è stato (sta essendo…) da sabato scorso, 12 aprile, fino ad oggi giovedì 17, con l’unico punto di rottura che è stata la mattinata di ieri, perché mi sono dovuta alzare presto per forza…
È una cosa così stupida, ma allo stesso tempo così indescrivibile, che faccio davvero fatica a spiegarla: non riesco letteralmente ad alzarmi dal lettino, tutto qui. Suona la sveglia messa per un orario accettabile, e io o la posticipo o (se mi distraggo) la spengo, e rimango lì nel letto a girlrottare, fino a quando succede che o mi riaddormento, o rimango lì in costante riciclica dormiveglia, a non fare nulla se non involontariamente pensare a cose disordinate, mentre abbraccio il mio cuscino per un minimo di conforto, fino a quando non si è fatto davvero troppo tardi e allora riesco ad alzarmi per pietà, o qualcosa del genere.
Se fosse almeno logicamente comprensibile, potrei allora forse accettare la situazione, rassegnarmi al fatto che l’universo ha deciso che la mia realtà deve essere questa… ma ovviamente no: oltre al danno, per me, c’è sempre la costante della beffa. Non cambia nulla di sostanziale se metto la sveglia in modo da dormire 7, 8, 9 ore, o una via di mezzo tra queste, quindi non si tratta né di dormire troppo né di dormire troppo poco. Sto anche prendendo molto di meno l’antistaminico, che negli ultimi 2 giorni ho volutamente saltato (così come altri 2 prima), ma pure questo pare non influisce minimamente.
L’unica differenza particolare che ho notato è che, se dormo una quantità di ore sull’estremo minore, anziché su quello maggiore, in genere tendo a rimanere meno nel letto a marcire: un’oretta anziché 2. Controintuitivo che dormire di più mi faccia voler rimanere di più in coma, ma tant’è tutta la situazione. E, inoltre, la mia impressione assurda è che più dormo, più faccio fatica a carburare e rimanere viva durante la giornata; se dormo 5 ore, la mattina è una tortura alzarmi, ma intanto superato quel momento è fatta… se dormo 8 o 9 ore, mi passa quel poco che mi rimane della mattina per poi arrivare al pomeriggio che sono ancora stanca. (Ancora adesso mi calano le palpebre.)
Mia madre dice che forse è la #primavera… io dico invece che forse gli spiriti malvagi si stanno ultimamente accanendo un po’ troppo contro di me. Essi stanno chiaramente risucchiando la mia energia vitale, sottraendomela ingiustamente per il loro personale vantaggio, facendomi avere in cambio solo la sofferenza. Pure se avrei delle cose personali che voglio fare (scrivere, programmare, e così via… quando non va in mona pure quello!), che siano in sospeso o da iniziare, che magari ho fatto fatica a lasciar stare la sera prima per non andare a #dormire tardi (fallendo comunque, di solito)… se non ho orari militari, posti dall’alto, allora non ho proprio motivazione.
Quando la primavera irrompe, ma tu resti in letargo (o forse sei già morto).
Il nuovo post di aitan
https://aitanblog.wordpress.com/2025/04/14/la-negazione-dellequinozio/
Terrum celebra la primavera con una nueva temporada de su Brunch Lifestyle en Hyatt Regency Barcelona Tower https://www.vinetur.com/2025041486695/terrum-celebra-la-primavera-con-una-nueva-temporada-de-su-brunch-lifestyle-en-hyatt-regency-barcelona-tower.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=mastodon #primavera #brunch #Barcelona #Terrum #HyattRegency
La primavera è un invito a rallentare.
Tra sentieri e fioriture spontanee, camminare diventa un atto di consapevolezza e meraviglia.
Nel mio nuovo articolo racconto paesaggi, parchi e biodiversità che sbocciano con delicatezza e chiedono rispetto.
https://www.davidpassarelli.com/2025/04/13/fioriture-primaverili-escursionismo/
¡Atención, good news! El nuevo episodio con el reto primaveral de abril ya está en el aire!
No es por exagerar pero creemos que es de los episodios más divertidos que hemos publicado
. Es posible que ya lo hayamos dicho otras veces, y que vayamos a decirlo muchas más. Tendréis que darle al play para descubrirlo, y para saber también que ha pasado con el reto de @kastwey
https://www.entreletras.net/4x11-reto-de-abril-lecturas-de-primavera/
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Come agire quando le #allergie di #primavera ci attaccano, prendendo di mira soprattutto gli occhi? #benessereesalute #greenplanner
https://www.greenplanner.it/2025/04/11/allergie-curare-occhi/
Janelas com #papoilas , Porto Brandão, Abril 2010 #OutraBanda #Primavera #papoilas #flora #riversideheritage #Spring #WindowFriday #photography