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#amicizia

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Dicono che sono stato un grande figlio e come un fratello gemello. Mi dicono che passerà. Mi dicono che vivranno lassù, ma io non ci credo. Sono stato al fianco di mio padre fino alla fine con il massimo rispetto facendolo addormentare prima di soffrire. Dopo qualche giorno il cuore del mio amico di infanzia ha deciso di smettere di battere.
Sento ogni disperazione nel mio petto, tornarmi indietro come dentro una campana di confinamento.

"Ci sono storie che non parlano solo ai personaggi, ma arrivano dritte a te, senza chiedere permesso. Ti si infilano sotto pelle, accendono qualcosa, scavano dove non pensavi ci fosse spazio."

Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop è una di queste. Non è solo il racconto di un piccolo caffè nel Sud degli Stati Uniti, ma di un legame che sfida il tempo, le regole, i pregiudizi. È l’eco di un amore senza etichette, di un’amicizia che diventa casa, di un luogo dove ogni anima dimenticata trova rifugio.

È il coraggio di Idgie, sfrontata e selvaggia, che sfida le regole con il sorriso di chi non ha paura di esistere. È la forza di Ruth, che impara a spezzare le catene senza perdere la dolcezza. È il loro caffè, che non è solo un locale, ma un manifesto di resistenza.

Anni dopo, tra le pareti grigie di una casa di riposo, quella storia diventa vento tra i capelli per Evelyn Couch, che fino a quel momento ha vissuto sottovoce. Una donna che non sapeva di poter essere di più, che ascolta e sente il fuoco accendersi piano.

E poi, quel fuoco esplode. Evelyn stringe il volante e urla "Towanda!" e in quell’urlo c’è tutto: la rabbia, la voglia di vivere, la libertà. È il segnale che qualcosa dentro di lei si è spezzato, ma non si è distrutto: si è liberato, sciogliendosi come un nodo che non sapeva nemmeno di avere.

Perché certe storie non si limitano a essere raccontate. Ti attraversano, ti scuotono, pronte a scorrerti dentro.

Foto originale.
#libri #cinema #amicizia #ribellione #coraggio

Cicerone ci ricorda che un'amicizia autentica si basa anche sulla sincerità e sul coraggio di dire le cose come stanno.

📌 "Moltissimo valga nell'amicizia l'autorità degli amici che ci incitano al bene ed essa sia utilizzata per ammonire non solo apertamente, ma anche severamente, se la circostanza lo richiederà, e si ubbidisca a tale autorità."

(Cicerone - L'amicizia, 44)

Non avremo più paura di Jenni Hendriks e Ted Caplan

Descrizione: Tutti conoscono Veronica come la ragazza che non fa passi falsi. Prima della classe in ogni materia, sa esattamente cosa le riserverà il futuro. O almeno così crede. Finché non fallisce il suo primo test e si ritrova incinta. Un incidente di percorso di cui non può fare parola ai genitori e nemmeno alle presunte amiche che, come lei, non ammettono imprevisti sulla strada per il successo. C’è solo una persona in grado di capirla e a cui non avrebbe mai pensato di rivolgersi per un aiuto: il suo nome è Bailey Butler. Dal look alternativo e dall’atteggiamento anticonformista, Bailey non si lascia mettere i piedi in testa, soprattutto da chi la considera diversa. Veronica non è certa di potersi fidare, ma, quando Bailey le propone di partire per un viaggio insieme, per quanto l’idea le suoni assurda, decide di accettare. A bordo di un’auto sgangherata, tra un battibecco e un maldestro tentativo di riconciliazione, le due ragazze macinano chilometri, rischiando più volte di finire nei guai. Sotto cieli stellati e lungo strade sconfinate, Veronica e Bailey si rendono conto che, malgrado le incomprensioni passate e presenti, la loro amicizia è ancora viva e possono riuscire a ricostruirla, un passo alla volta. Perché entrare nel mondo degli adulti e assumersi le proprie responsabilità richiede coraggio e spregiudicatezza, ma tutto è più semplice se al nostro fianco abbiamo un amico pronto a sorreggerci.

Non è facile capire dalle recensioni se Non avremo più paura è un romanzo che vale la pena di leggere perché a causa del tema che tratta – l’aborto – e del modo sbarazzino con cui lo fa ha suscitato un bel vespaio e un sacco di persone si sono indignate. Quindi non qui per cercare di farvi capire se questo libro fa al caso vostro – e partirò dal presupposto che chi frequenta il mio blog sia una persona civile che supporta il diritto all’accesso all’aborto legale e sicuro.

L’elemento più rilevante di Non avremo più paura è la decisione di far mettere in moto gli eventi dal bisogno della protagonista, Veronica, di recarsi in una clinica per abortire, ma di non lasciare che fosse l’aborto a prendersi il centro del palcoscenico. Le mie impressioni su questo? Era l’ora. Se pensate che l’aborto sia sempre una decisione sofferta e un trauma dal quale non ci si riprenderà mai più, avete bisogno di un bagno di realtà tra le persone che hanno deciso di abortire (e stanno benissimo).

A me lo spirito con cui Veronica e la sua amica Bailey affrontano il viaggio per raggiungere la clinica – che dura dei giorni perché le distanze negli USA sono assurde per noi – è sembrato realistico e calzante: mi è capitato di accompagnare un’amica a procurarsi la pillola del giorno dopo e l’abbiamo presa come un avventura, divertendoci un mondo – e ringraziando di vivere in una zona dove nessunə ci ha fatto problemi.

Perché alla fine è questo che ti angoscia davvero: la possibilità di incontrare qualcunə che non rispetti la tua decisione e ti impedisca di esercitare il tuo diritto. Lasciando le persone libere di decidere e avendo a che fare con due ragazzine, il risultato sarà il racconto di un’avventura che serve a ritrovare un’amicizia e a creare storie grandiose da raccontare quando si sarà raggiunta la vecchiaia.

Non avremo più paura è il libro più divertente che mi sia capitato di leggere dove la protagonista vuole abortire e mi ha fatto passare una manciata di ore in maniera esilarante. L’unico difetto che posso trovargli è che a una certa diventa evidente che ci sta provando troppo: va bene che deve essere un’avventura on the road piena di eventi assurdi, ma a una certa Hendriks e Caplan iniziano a chiedere davvero tanto alla nostra sospensione dell’incredulità. Quanto incide questo difetto nel piacere della lettura? Dipende da voi, da quanto l’aderenza alla realtà sia per voi imprescindibile: personalmente mi sono divertita troppo per darci troppo peso. Spero che se ne scrivano di più di libri così, anche più belli di questo.

Difficile quando anche l'amico che credevi il più vero, con cui avevi creato un rapporto molto forte, ti tratta quasi da estraneo, sminuendo la tua persona davanti ad altri e mettendoti in ridicolo o ridendo di te... È dura da mandar giù.
Viene meno tutto: la complicità, la fiducia reciproca, l'essere una cosa sola. In poche parole, si sgretola la stessa amicizia.

Quando ti chiedi perché certe cose vanno storte, però hai la consapevolezza che sei strumento di bene per qualcuno, allora quella consapevolezza ti rasserena interiormente. E capisci che è proprio quella la cosa essenziale: "essere vento che soffia più forte delle avversità", "essere il tempo di cui qualcuno ha davvero bisogno"...

(Il testo tra virgolette è tratto dalla stupenda canzone TU PUOI di Ilaria Tedde)