Da un punto di vista tecnico, la carne coltivata si ottiene con un processo analogo a quello con cui si prende il germoglio di una pianta e lo si fa crescere all'interno di una serra. Con la differenza che in questo caso il "germoglio" è una piccola biopsia o un prelievo da un animale e la "serra" è un ambiente sterile con temperatura e apporto di nutrienti controllati, non molto diverso dai fermentatori usati per birra, vino e yogurt. 1/3
@pills_ofscience senza contare che la carne coltivata azzera il rischio di zoonosi (come l'aviaria) che costringono gli allevamenti intensivi ad usare pesanti dosi di antibiotici che finiscono nel nostro cibo