Vorrei mettere alla prova alcuni di questi sistemi progettati per conservare dati digitali su carta: https://www.monperrus.net/martin/store-data-paper
Consigli su che dati provare a codificare sono graditi, quindi se si va leggete le capacità di memorizzazione dei sistemi che vi ispirano tra quelli nella lista (considerando che ho una stampante a inchiostro a colori e fogli A4), e ditemi cosa stampare
È passato tanto tempo da quando avevo parlato qui dei miei esperimenti con #Optar di #Twibright, software che permette di archiviare dati digitali su #Carta con una buona efficienza.
Nei mesi, il mio database password di #KeePass ha raggiunto i ~30KB, quindi oggi ho pensato bene di stamparne e conservarne uno snapshot proprio con questo software.
HDD, CD, chiavette, belli fino a un certo punto, ma se si corrompono? Almeno per file piccoli ma importanti, la conservazione su carta è d'obbligo.
@octo devo essere onesto... sono concetti che vanno in direzione opposta a tutte gli sforzi per la dematerializzazione e mi sfugge l'utilità della cosa. Il problema della corruzione dei backup si risolve con i backup multipli, io ho 2 dischi hdd, 2 sdd e 2 cloud storage su cui tengo tutto sincronizzato (rsync + rclone).
@paolinus Io tecnicamente questo database lo ho sulla memoria interna del mio telefono, HDD del PC, HDD del server (che è in casa), una chiavetta, e poi sui server di altra gente (cifrato ulteriormente). Non lo so che deve succedere per farmi perdere contemporaneamente l'accesso a tutti i media digitali fisici che ho nominato, ma prevenire è meglio di non fare nulla. Per accedere ai backup sui server di altra gente invece, solo su 1 server ho per accedere una password che ricordo a mente.
@octo
Affascinante
Tralaltro, ho messo degli indizi per decifrare il database sul foglio, indizi, servono al massimo a me per poter ricordare se per qualsiasi motivo dimentico. Non dirò altro altrimenti la sicurezza scende 🙂